Chiama,

pronto, sono pronto,
spazio indifferente,
solo strutturale, inconsistente,

guide mai più precise
ruotano intorno, cieche.

Ed ora si amalgama la materia
così densa nel nero, ignara soffoca,

salto e lascio vertici di luce
per aggrapparmi ai tesi,
troppo tesi raggi come corde fredde
che fanno la Forma,

nel nulla i vertici più lontani e più vecchi
si dissolvono, muoiono ascoltando
la musica mai uguale della Natura,

muoiono felici, senza perchè,
sono solo vertici del nulla.