Pensiero che contieni la roccia
e gli oceani e le cateratte del tempo
e le finestre di un grido
Pensiero che percorri le pareti a picco
che ti insinui negli anfratti di dolori i incisi
che sfidi ogni legge di gravità
ed urli nel soffocato abbraccio dell’ omertà
e mai ti liberi in aperti sorrisi
anche se la mia bocca ride
Pensiero che voli libero mentre io già sepolta
languo in questa carne d’ ombra
e non ti dichiari vinto
Pensiero mio
sintomo del mio esistere
seppure non ancora certezza
di quell’ io-noi che mi sfavilla dentro
sei l’ unico mio aggancio
il solo appiglio
ed aggrappata a te sfido l’ eterno…