PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/11/2007
(Versione 2)



Il vero scolpisce la goccia del silenzio
ad occhi chiusi con le mani strette
quando abbracci il vuoto delle assenze
e aspetti che l’ora sappia farsi tempo,[/COLORE]

- - che tutto torni

al perfetto equilibrio
dove nulla duole -


Amarla, la quiete che ci sfugge,
sentirne il battito, sapere il nascondiglio
della parola solitaria che mi muore


percepire l’essenza farsi stilla,
carezza di luce
su giglio ancora in boccio
nel giardino dalla terra smossa

dove spargo semi di parole



Rosanna Spina




  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)

Ros, non ho mai capito il perchè di queste tue multi-versioni...sarei felice se tu me ne spiegassi l'esigenza
bacione a abbraccio

il 15/11/2007 alle 06:23

cara Rosanna...non conosco la prima versione ma questa è stupenda...come tutte le tue del resto...
anna

il 15/11/2007 alle 06:34

Ovviamente Quel [COLORE] Non c'entra nulla, m'è rimasto dal copia incolla...

Il perché della successiva versione è semplice: spesso ci metto troppo, ma il troppo storpia, e l'ho riportata all'essenziale. Ma perché ti meravigli di ciò? E poi la musicalità e l'armonia della poesia è paziente limatura, ben poche volte è grazia caduta dal cielo. Tutto qui.
Non sei d'accordo?
Felice giornata
Ros

il 15/11/2007 alle 06:40

Ciao cara
vado a cercarla e le posto entrambe qui dentro...
Una bella giornata anche a te

Rosanna

il 15/11/2007 alle 06:43

no Ros

decisamente no.
Per me la poesia non è limatura è ispirazione,mi spiace ma non la pensiamo allo stesso modo,se hai qualcosa da aggiustare lo fai dopo che l'hai scritta e riletta...o no?

un sorriso con l'augurio di una serena giornata

il 15/11/2007 alle 06:48

QUESTA ERA LA PRIMA VERSIONE:

Il vero scolpisce la goccia del silenzio
ad occhi chiusi con le mani strette
quando abbracci il vuoto delle assenze
e aspetti che l'ora sappia farsi tempo,

- che tutto torni

al perfetto equilibrio
dove nulla duole -

Amarla, la quiete che ci sfugge,
luce soffusa su petali di viole,
sentire il battito, sapere il nascondiglio
della parola solitaria che mi muore

come un graffito sulla parete nuda,

come un gesto
- leggero -
sul tuo petto,

petalo di rugiada su giglio ancora in boccio
nel giardino dalla terra smossa
dove spargo semi di parole

--------------------------------

SECONDA VERSIONE:


Il vero scolpisce la goccia del silenzio
ad occhi chiusi con le mani strette
quando abbracci il vuoto delle assenze
e aspetti che l’ora sappia farsi tempo,

- - che tutto torni

al perfetto equilibrio
dove nulla duole -


Amarla, la quiete che ci sfugge,
sentirne il battito, sapere il nascondiglio
della parola solitaria che mi muore


percepire l’essenza farsi stilla,
carezza di luce
su giglio ancora in boccio
nel giardino dalla terra smossa

dove spargo semi di parole



Rosanna

il 15/11/2007 alle 06:51

Ma cosa vuol dire "lo fai dopo che l'hai scritta"? Non c'è un tempo preordinato, lo fai quando lo senti, quando senti una stonatura, quando ti viene la parola giusta che era dentro, ma non veniva fuori al momento, senza contare che tante volte le posto APPENA scritte, perché in quel momento sono nella fase creativa e non in quella autocritica, e se subito dopo ricevo delle critiche fondate e convincenti perché non tenerne conto?
Io non sono nessuno, ma sai quante volte i poeti veri hanno ritoccato le loro, da Leopardi a tanti nomi illustri? E adesso noi le leggiamo e ci sembrano acqua appena sgorgata dalla sorgente...
Eppure erano poeti con la P maiuscola! Allora perché noi, che siamo semplici artigiani della poesia, dovremmo essere così inflessibili o crederci perfetti alla prima o seconda stesura?
Per me è il risultato finale che conta, non il modo di arrivarci, che è personale... infatti c'è chi riesce a cogliere l'armonia sull'attimo (anch'io, spesse volte) e chi no... L'importante è fare ognuno come si sente, d'altra parte lo sai già - non è una novità - io dal canto mio non ho mai capito chi si ostina a non voler cambiare una frase o una parola: significa che voi vi sentite la poesia subito su misura, siete veloci, io invece sono lenta, implulsiva nell'ispirazione, ma riflessiva nell'elaborazione, e per me la poesia è terminata quando me la sento perfettamente aderente al mio sentire, allora sì, che non la cambierei neanche se mi pagassero.
Ma in ogni caso, credo che se siamo diverse nel metodo, ciò è un bene, una ricchezza per madre poesia che ha tanti figli tutti diversi, ma figli allo stesso modo, non credi?
E ringrazia il cielo, ripeto, se riesci a scrivere velocemente e soddisfacentemente, come io ringrazio il cielo perché mi ha riservato un diverso dono.

Ciao

Ros

P. S.: Ma di là non hai risolto, o non vieni più?

il 15/11/2007 alle 07:38

bella in entrambe le versioni...anch'io quando leggo ciò che ho scritto tempo prima ho voglia di limare..di cambiare...ma alla fine non lo faccio...non voglio cambiare nulla di ciò che ho provato in quel momento...ciao Gius

il 15/11/2007 alle 16:58

più bella la versione 2, più concisa, più musicale anche se la trovo ancora un pò spezzettata....però è decisamente bella. Apprezzo molto questo genere di poesia in cui il dolore è sotto inteso.

ma....(/COLORE) scusami non l'hò capito ciao piccola....................................................... ( grande poetessa)

_____________franco

il 15/11/2007 alle 17:30

belle le becchettate fra le due regine del PH a rileggervi ....e i ciuffi dei capelli ai fans che siamo noi

il 15/11/2007 alle 17:32

Ciao Gius... Non cambi nulla però sei tentato, eh!!!

Sai non so che dirti, ognuno fa come si sente, tu dai più valore alla copia vergine, ma nessuno ti vieta di tenertela lo stesso, come promemoria di ciò che hai provato.

Nel mio caso, il fine è quello di raggiungere un equilibrio, metrico, fonico, semantico, e mai che debba prevalere un aspetto sull'altro, (non la forma sul contenuto, né viceversa). Quello che elimino, se proprio mi piaceva, darà origine a un'altra poesia...

Ad ogni modo non stiamo parlando di scienza esatta, eh eh... meglio la matematica (grrrrr!!)
:-))

Grazie del commento e buona serata
Rosanna

il 15/11/2007 alle 18:43

Ciao Franco, del [/COLORE] l'ho spiegato sopra: è rimasto nel copia-incolla che ho fatto sull'altro forum, dove mi era servito per coprire i trattini che separano quella riga che qui vedi scostata dal bordo a sinistra, e poi mi sono dimenticata di cancellarla...

Lo spezzettamento lo noti su carta, ma nella lettura a voce non lo avvertiresti, vuoi sentire? :))

dov'è riga bianca c'è una pausa più lunga rispetto all'andare a capo dalle righe compatte. Finito con questi dettagli tecnici, la piccola piccola poestessa ti saluta con un sorriso
grazie dell'apprezzamento e della pazienza di leggere....

Ros

il 15/11/2007 alle 20:06

eh no....noi discutiamo, Lù è mia cara amica, nessun problema...

il 15/11/2007 alle 20:17