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Bob
Pubblicata il 02/08/2001

Scorre invisibile,
fra sguardi distratti,
traccia placido
una scia indelebile,
rumore di fondo
di suoni lontani,
sovrapposti, indefiniti,
quasi un brusio di voci.
Si sorride l’abitudine
di un piccolo dolore,
familiare, quasi
un conforto,
la più cara malattia.
Scorre tra rive
uguali e distanti
inavvicinabili
il fiume lento
del tempo,
nei nostri sogni.
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Il fiume, il tempo che scorre, le cose insignificanti che passano senza lasciare traccia di sé, lavate dall'acqua che passa e scorre. Là c'è la realtà, la confusione, l'affanno del vivere quotidiano.Una sponda. L'altra sponda il sogno, la fantasia, la libertà...Il fiume del tempo scava il suo letto tra queste. Il piccolo dolore familiare è forse l'amore?
Un saluto da sognoblu

il 24/08/2001 alle 23:30