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Pubblicata il 01/08/2001

Quando bambino frequentavo scuola
sulla collina, sotto il Gran Carrubo
a bocca aperta seguivo ogni parola
dell'insegnante, ma non capivo un tubo.
Ora maturo, sto diventando vecchio,
il secchio è pieno delle storie vissute
ripenso alle cose che non ho capito
quando ero infante, sotto quel carrubo.
Guardo le mani, solitarie e ossute,
piango le radici che non ho mai avute
e come l'acqua che dal monte scende
seguo le rive che mi guidano al delta.
Prima, in alto, canto allegra e svelta
quaggiù in pianura grigia e limacciosa
divento oscura passando sotto il ponte
che mi taglia il filo azzurro d'orizzonte.
Appena dopo col mare entro nel porto
lì mi accorgerò che il fiume è morto.
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anche questa, bella ed immediata, sai coglire la vitalita' e donarla con i tuoi versi. grazie.
titty

il 02/12/2001 alle 20:51

grazie a te per le tue parole Titty

il 08/12/2001 alle 10:21