Nell'indifferenza generale:
inconsapevole spettatrice
di un destino in frantumi,
dell'irripetibile intimità di un attimo.
Sbuffa il treno,
beffardo,
come un lungo e incerto divenire.
Oltre il finestrino,
lo sguardo riflesso della giovane donna
raccoglie rimpianti,
disperde ricordi e speranze.
Maltratta l'aria un fischio lancinante…
e brillano lacrime
che scendono lente,
senza un apparente motivo…
nessun perché.
E ora vai!
~ grida senza voce la giovane donna dal treno ~
verso di là,
più lontano che puoi…
…e l'uomo va,
avvolto in un mantello d'umida foschia:
aloni di parole lo seguiranno
…
ma non lo raggiungeranno mai.
Con lo zaino in spalla
e una mano che leggera s'alza,
a fatica,
un passo stanco segue l’altro.