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Pubblicata il 10/10/2007

Meglio non sognare
ripiegare raggi di sole
in valige di cartone
ed affidare
allo spago dell'incognito
il contenuto di tutta una vita.

Meglio non capire
dimenticare ogni scrittura
abbandonando
personaggi ed amori
all'ingiallire malinconico
di versi tra pagine mai lette.

Una volta
mi piaceva sorridere
della vanità di superficie,
convinto
della transitorietà
di tutti gli affanni;

ora temo la calma
nell'ora che raduna le ombre,
i dubbi che scricchiolano
tra la polvere del tempo
mentre tento di riavvolgere
un filo di gioia
nel labirinto dell'ignoranza.

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Gran poesia!
Soprattutto l'immagine finale... espone chiaramente il tuo stato d'animo...
Un salutone.

il 10/10/2007 alle 18:45

Molto toccante, evoca belle immagini e per nulla banale. Bravo/a

il 06/12/2016 alle 20:39