Ditemi adesso che sarà un istante
solo, rispetto a qualche eternità,
questo infinito gocciolio di attimi
su di un silenzio dormiente di roccia!
L'aria mi nega l'aria, ed il morboso
abbraccio di calure di sepolcri
bianchi di nere eclissi, sotto il sole
tiranno di una schiava estate stanca,
mi schiaccia l'anima; se fosse noia,
tedio il mio piangere tempo sul tempo,
pure mi lenirebbe inesprimibili
dolori muti, nella lenta attesa.
E invece arde di violenta pace
il cuore che non ho; giace morente
e vive senza vita il mio rubarmi
la vita; rantolo, soffio di nulla.