PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/10/2007
Scrivevo
Per non so quale disturbo
Un malessere persuaso

Scrivevo su brandelli di tempo
distratto e ammansito
dalla peristalsi

Scrivevo
su scrivania scontenta
Di pezze e ritagli imbrattata
Come la tua sottoveste
che da un anno riposa.

Scrivevo
E con diligenza
spedivo l’inghippo
inserendo in buste
di misura
il giocofurente dei miei pensieri.

Ma già un poco di meno
Già disperso
Enucleata una parte
La più pura forse.
La meno adatta.

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Sembra l'inizio di un libro.Pensaci........
Piaciuta
*****

il 02/10/2007 alle 21:55

è molto bella. grazie .anna

il 03/10/2007 alle 06:14

brava ( o bravo) infatti l'ho estrapolata dall'incipit di un mio racconto. ottimo osservatore(trice)

il 03/10/2007 alle 08:20

grazie anna. E' molto molto sofferta e mia e quindi il fatto che sia apprezzata si irradia sulle maldestre altre cose che faccio. Mi sento come un pasticcere che vede la sua torta in vetrina: solo lui sa gli ingredienti, ma la torta sembra bella e qualcuno assaggiandola, qualche ingrediente lo scoprirà. .

il 03/10/2007 alle 08:23

A me piacciono per il tono le prime due righe, e poi le ultime tre strofe, l'ultima è proprio bella bella.

Rosanna

il 03/10/2007 alle 19:35

e' il modo che mi piace. scrivo così e quando riesco a scrivere frasi così sono soddisfatto. lo stesso accade anche quando leggo qualcosa di simile. grazie

il 04/10/2007 alle 10:04