Mi asciugo con quello rosso le mani,
l’altro serve ai piatti,
mi asciugo la faccia
che non si dovrebbe lavare in cucina.
Ti affacci alla finestra
e fai una faccia
che sembra una collina
una faccia in salita.
Io la tua faccia la penso
ormai non la vedo da mesi
e mi sembra ieri, tu pensa,
sdraiati sul tuo divano
le mani intorno ai tuoi fianchi
e mi chiedevi “ma tu mi ami?”
fermavo ogni cosa
come se la domanda
fosse pericolosa.
Adesso per non mostrarmi
le mani le ho intorno alla faccia
perché ho dentro un tempo nuvolo
non so se pioverà, ma minaccia.