Ci mostrava l’invisibile col suo comunicativo silenzio e col suo movimento flessuoso, a volte tormentato, a volte estremamente dolce.
Grazie, per averlo descritto con la tua sensibilità poetica, congiungiamo le mani un po’ alla sua maniera, arriveranno al cielo, mati.
Mi accorgo rileggendo che questi questi versi sono zeppi di errori e ciò mi dispiace per Marceau e per tutti quelli che li leggono, ma era urgente per me scriverli e postarli, anche così.
Chiedo venia a tutti e ringrazio te.
Zordoz
Solo il senso di una assenza incolmabile non di abbandono ma di commiato, e mai parola fu più appropiata.
Grazie
Sergio