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Pubblicata il 22/09/2007
Ieri.
Due tic di vita e due parole.
Insieme.
E oggi muore.
Tu che supponevi. Tu che ci credevi.
E oggi muore.
Una tavola persa
e un legno brutto
i vestiti di sempre
e un cuore distrutto.
Nella sala che mescola i dolori
due tic da morto e due bei fiori.
Tu che valevi. Tu che operavi.
E oggi muore.
Un pianto vero
e un pianto brutto
la gente di sempre
e un cuore distrutto.
Nella sagoma
che al tempo oscura il viso
e rimane niente...
all'improvviso.
E oggi muore.
Ti misuro la vita
e ti tolgo il male,
perché così non vale.
Ti perdo per ora
e ti lascio un invito,
perché non sei finito.
Perché tergo dai volti
lacrime amare e ne faccio una nube
perché cada di pioggia
l'amore di mille anime
[nude]
che appresso alla bara
ritrovano il senso.
E penso
a ritroso
al vento,
al tempo,
alla luce,
all'amore,
all'eternità.
E alla vita.
Del mondo che verrà.
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peccato che talvolta non si pensa al mondo che è...
avrebbe un altro senso vivere...

il 22/09/2007 alle 14:01

nel momento del gran dolore una nube oscura il sole,ma le persone che vanno trasferiscono in noi il loro ricordo,e questo riscalderà ogni giorno la tristezza dell'addio,un abbraccio ,ariele

il 22/09/2007 alle 16:09