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Pubblicata il 07/07/2002
Nel leggero mormorio delle tue onde
in quelle dolci increspature
che sanno di sabbia e sale
nei gorghi sottili e liquidi
ancestrali acque
in te
mi immergo
odoroso mare salmastro
di pioggia e lacrime
dei reconditi mormorii dell'anima.
Nei lontani scaibordii
di marinai avventurieri
o nei fondali
tra sperduti velieri
di favole e fantasia
oppure nei ricordi d'una bimba
riflesso
nella limpida bellezza dei suoi occhi
nei tuoi inquieti silenzi
o in quelle sottili parole
portate dal vento
da porti lontani
in quelle segrete verità
negli arcani perduti del canto delle sirene
sono portata
lontana...
discreto spettatore
illuminato dall'immensa notte stellata
accompagnatore
di amori dispersi
solitari
sommersi
é in quei giorni invernali
in quei turbinosi fracassi
in quell'ingordo miscuglio di acque
che s'agita il cuore
specchio
d'un fluente dolore
irriquieto malessere.
Tutto accogli
nei riflessi sbiaditi d'una sera d'estate
quando il sole
stanco viandante
in si perde
in un abbraccio
senza fine.
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