PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/09/2007
e ho ascoltato battere il vento
mentre litigavano le nuvole
e sapete voi i rumori
i tanti rumori uguali e ineguali
tamburi e grancasse
e poi le viole, le viole e le arpe?
mentre litigavano le nuvole
e pioveva sangue sopra i corpi
già morti
ancora caldi delle guerre fredde
e piovevano lacrime
delle mamme
dei figli già morti
mentre litigavano le nuvole
e nessuno sapeva il perchè
nemmeno iddio, sapeva di essere in tre
e mentre gli uomini litigavano
le mosche a milioni
divoravano i loro figli
il loro cibo
le loro merde
non c'era più terra capace di coprire
gli odori delle fosse
mentre avevano le mani mozze
in ogni decima, in ogni vendetta
scrivevano i codici sotto le palme
dei sudici piedi
nome, cognome, età...addio
mentre litigavano le nuvole
e il cielo era il cielo di munch
i papaveri di van ghog
le macchie rosse stese sui prati
decimati in decennali concerti
per la memoria di glorie e alleluie
e ancora adesso
le nuvole litigano sopra gli infedeli
che aspettando la pioggia
per le vergini sette
una per ogni occidentale
che copre di zolfo gli amori di belzebù
e abbraccia migliaia di santi e padroni
per una sola morte
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sento puzza di cadavere....
non posso scherzare su questa poesia
ma cerca di essere più...conciso!

il 19/09/2007 alle 08:53

...forse forse...un bel po' di " e " scalfiscono appena questa tua che ho letto con piacere.

il 19/09/2007 alle 09:55

sono nuvole poco poetiche
si tingono di rosso del sangue evaporato
e non dell'acqua che è vita...

quoto:

"mentre litigavano le nuvole
e il cielo era il cielo di munch
i papaveri di van ghog
le macchie rosse stese sui prati
decimati in decennali concerti
per la memoria di glorie e alleluie
e ancora adesso
le nuvole litigano sopra gli infedeli
che aspettando la pioggia
per le vergini sette
una per ogni occidentale
che copre di zolfo gli amori di belzebù
e abbraccia migliaia di santi e padroni
per una sola morte"

il 19/09/2007 alle 17:28

è una poesia che ha un suo senso così come è
e..caduta dall'alto
scendendo man mano
sui corpi straziati

il 21/09/2007 alle 12:39

non fare dell'ironia da strapazzo
altrimenti potrei diventare io cattivo e velenoso
e circonciderti una parte di te se sei uomo
e sei donna... t'infibulo!

il 21/09/2007 alle 12:40

son poco poetiche le nuvole'?
qui c'è rabbia e poesia
cara mia
amme mi piace...

il 21/09/2007 alle 12:41

son poco poetiche le nuvole'?
qui c'è rabbia e poesia
cara mia
amme mi piace...

il 21/09/2007 alle 12:41

Si sa che le nuvole raccolgono stille di lacrime o di gioia dall'umanità, per riversare sulla terra, anche contro la loro volontà, terribili acquazzoni o benefiche pioggerelline.
Dai tuoi versi scende l’eco forte di un pensiero che si fa vortice di dolore.
Adesso scende il mio silenzio, mati.

il 22/09/2007 alle 16:48

ti stò leggendo,e mi riavvedo per essermi fatta, un cattivo concetto dopo il tuo commento.6 coinciso e pieno di obbiettività.mi piace il tuo pensiero
annarella

il 27/09/2007 alle 17:24

non bisogna mai farsi un preconcetto se non si conoscono le persone..

il 27/09/2007 alle 18:10

la retiterazione delle è
è voluta

il 28/09/2007 alle 08:33

muta diventasti?
e pirchì?

il 28/09/2007 alle 08:34

sono una nuvola
di passaggio

il 28/09/2007 alle 10:09