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Pubblicata il 01/09/2007
Capitano Achab
perso in quelle onde che crescono
sono maree

liquide di foglie
levigate di smeriglio

ti circondano fluide
rosse di sangue

elidono l'inverso
indugiano tra morbide rune

eccessive
sottili
forgiate dal vento

si concedono al piacere
dondolando sazie
ammorbate di voglia
vezzose e sovrapposte
irriverenti e smaniose

poi mutano in farfalle
indugiano eccessive

e si infrangono
cangianti di piacere
caldo umido

lente e curiose
emozioni di passaggio

cappio e attrito
in quel silenzio
che affoga lento

disarmante come lo scorrere della vita.
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