Le urla soffocate
d’una storia morente
lastricano i viali
d’un impossibile giardino
di farfalle senza vita
che con ali fatte di sospiri
compongono l’assolo d’una lacrima
privata di memoria
Dimentica l’agonia del lieto fine
affogando l’anima
nell’intensità d’un lago d’amplessi senza gemiti
…e mai voce avranno
se non nell’abbraccio complice e malizioso
d’una luna ubriaca di stelle
che con mani lorde di ricordi
carezza le ferite
del dipinto di me stesso