PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 31/08/2007
Taci, non chiamarmi poesia,
menti,
ignori il colore
di questa bugia.

Non sono io il sale
delle tue lacrime amare
né il tuo dolore,
non sono il tuo amore
e nemmeno il tuo dio.

Sono mille finestre
ora chiuse
ora aperte,
vedi
se guardi lontano
più in là del tuo io
più in là del tuo io
l'orizzonte
non racchiude la vita
non preclude la via

il tuo mondo
non è
dentro il guscio del giorno
quello spazio in cui danza
la regina col re.

Il mondo avanza, il mondo sogna
anche senza di te
partorisce all'alba
figli d'ogni colore
poi con amore ogni sera
li rimette a dormire
su un cuscino di piume
o su lastre di gelo.

In questo buio io vivo,
e di tutti i dolori. Che ne sai,
cosa sai tu degli occhi,
e di come la luce
ridiventa respiro
per salvare ogni cuore?
Taci, non chiamarmi poesia

Rosanna Spina
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Questa è la vecchia versione... modificata così:
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Non chiamarmi poesia


Taci, non chiamarmi poesia,
menti,
ignori il colore
di questa bugia.

Non sono io il sale
delle tue lacrime amare
né il tuo dolore,
non sono il tuo amore
e nemmeno il tuo dio.

Sono mille finestre
ora chiuse
ora aperte,
vedi
se guardi lontano
più in là del tuo io
l’orizzonte
non racchiude la vita
non preclude la via

il tuo mondo
non è
dentro il guscio del giorno
quello spazio in cui danza
la regina col re.

Il mondo avanza, il mondo sogna
anche senza di te
partorisce all’alba
figli d’ogni colore
poi con amore ogni sera
li rimette a dormire
su un cuscino di piume
o su lastre di gelo.

In questo buio io vivo,
e di tutti i dolori. Che ne sai,
cosa sai tu degli occhi,
e di come la luce
ridiventa respiro
per salvare ogni cuore?
Taci, non chiamarmi poesia.



il 01/09/2007 alle 01:15

Dopo un'ingiunzione di tal guisa, non mi azzardo a chiamarti poesia..
Okay sto scherzando, maledetta metacomunicazione che ci chiama ad impartire istruzioni sull'uso delle nostre frasi.
Il commento? Una continua dissonanza cognitiva,veicolata servendosi dell'imperativo; forte e sapida di dolore, perché è questo sentimento ad averla ispirata.
Nino

il 01/09/2007 alle 09:12

Spiritoso. T'azzardi sì, perché sfide accetti e minacce non temi. Se poi sono minacce.
"Istruzioni sull'uso delle nostre frasi"
Interessante! T'inviterei quasi ad istru-ire/irmi.
Il dolore.
Mi sono fatta dacché tempo l'idea che esso sia necessario.
Non fosse altro che per lo stimolo a superarlo,
lotta impari, talvolta, ma vivificante.
Un continuo cercare di pareggiare i conti tra i contrasti, sapendo che non ci sarebbe l'ombra se non vi fosse il sole. Magari dietro nuvole troppo fitte, che oscurano l'intero giorno, ma destinate a sfilacciarsi, a lasciar filtrare quei raggi che, quando li vediamo, non apprezziamo mai abbastanza.

Un abbraccio solare.

Rosanna

il 01/09/2007 alle 09:58

Non temo minacce umane, questo è assolutamente vero e le sfide sono sale atte a rendere sapida la vita.
Ti interessa la comunicazione interpersonale ed i modelli di interazione?
Ho scritto un testo che riassume quel che penso al riguardo, un pò datato, dovrei rivederlo, alla luce delle nuove frontiere aperte dalla seconda fase della programmazione neurolinguistica.
Ti faccio dono del file, necessito un indirizzo email, ma vuoi davvero leggerlo?
La catarsi del dolore? Se accetti e condividi le premesse escatologiche, ti si aprono le porte del Cielo..
ricambio l'abbraccio
Nino Inzerillo

il 01/09/2007 alle 11:49

rosannaspina1957@msn.com


così ho svelato anche l'età, che va dai...facciamo 20 ai 60


Rosanna

il 01/09/2007 alle 13:15

Versi amari, nati forse da un momento di sconforto ma a mio parere assai riusciti. Mi hanno ricordato, per certi aspetti, alcuni versi del poeta crepuscolare simbolista Sergio Corazzini.
Complimenti e un saluto a te.
Michele

il 01/09/2007 alle 15:58

Qualche sfumatura che ricorda Corazzini, sebbene per altre poesie, mi è stata fatto notare anche altre volte. Mi piace la scrittura crepuscolare e simbolista. L'amarezza che si sente invece è diluita nel tempo: c'è sempre qualcuno che offende la poesia, credendo che significhi egocentrismo, ma non è l'universo a girare intorno ai nostri sentimentalismi, ma noi a girare intorno all'universo.

Grazie mille, piacere di trovarti ancora.

Rosanna

il 01/09/2007 alle 18:35

Non me ne volere ..
e certamente non voglio offendere la poesia...

ma come possiamo noi, girare attorno all'universo ?
anche scomodando articolazioni filosofiche non riesco a comprenderlo.

la poesia invece mi piace.
un saluto Armando.

il 02/09/2007 alle 12:45