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Pubblicata il 30/08/2007
Sulle rive di un lago a riposare
si ritrovò sparuto e senza fiato
un vecchio uccello stanco di migrare
dal piumaggio sbiadito e stropicciato.

Sull’acqua scivolavano eleganti
meravigliosi cigni in compagnia
di alzavole e morette luccicanti
anatidi di grande leggiadria.

Pensò, l’uccello, che sarebbe stato
un sogno poter vivere con loro
se soltanto l’avessero invitato!
L’avrebbe ritenuto un gran tesoro.

Ed ecco alcuni cigni immacolati
approssimarsi e con gentile invito
dichiararsi contenti ed onorati
d’ accoglierlo qual ospite gradito

Però qualcuno si mostrò seccato
e prese a fare qualche rimostranza
mentre il vecchio pennuto rattristato
patì l’indifferenza e la lagnanza

Ma quando il re dei cigni gli concesse
di vivere nel sito ed al riparo
segreta ammirazione lo sorresse
che pur velato lo rendeva chiaro.

In quel lago magnifico e incantato
mandarine germani e mestoloni
e qualche anseriforme un po’ stonato
nuotavano con mille evoluzioni

e lui che amava dare bello spicco
al cuor gentile e al delicato aspetto
pur nel segreto, d’emozioni ricco
ne lodava le forme con diletto.

Molti provaron certo gradimento
quando lodati dallo sconosciuto,
stentando inver nel riconoscimento
del misterioso canto del pennuto.

Poi venne fatta la rivelazione
e nel lago fra tutti quegli uccelli
palese fu la manifestazione
del vecchio cigno simile ai più belli…
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Poesia da antologia. Mi sembra di vivere dentro quel lago.

il 30/08/2007 alle 14:06

Grazie,ho apprezzato molto questo riconoscimento...evidentemente fai parte dei candidi ospiti generosi.
Stanca di volare, mi fermo un attimo anc'hio...
cri

il 30/08/2007 alle 17:26