Fanno capolino lungo la tua schiena grappoli di desideri
scivolano le mie labbra lungo percorsi arditi,
e perdono i sensi brevi ricordi.
Si inebriano di ambrosia i sospiri e ansima anche il silenzio
mentre la luce fioca di una candela
accarezza il tuo corpo
che sinuoso
si concede a occhi annoiati dal tempo
e mani curiose di te.
Curve dolci e decise onde regalano estasi al dolore
mentre uno sguardo
forse troppo invadente
percorre ogni centimetro della tua pelle ambrata
e il tuo profumo turba ogni sano costume,
mai avuto.
E se l’innocenza ancora mi camminasse accanto
sbalordite voglie invaderebbero un animo in subbuglio,
il tempo purtroppo non lascia innocenza
ma passioni insaziabili di te
dissetano i riflessi di una luna nel suo candido bagliore.