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Pubblicata il 03/07/2002
Memorie

Son tornato
Sulle ali del mio tempo
Sorvolando i luoghi di estasi profonda
Quando il nostro amore
Appena sorto
Si alimentava solo di baci
E di provocanti profumi.
Un’aria diversa
Fatta di sguardi e di carezze
Di voci rapite all’etere
Di grida e calde lacrime
Intrise di solitudine e mistero
Di sofferenza e vana attesa
Di misericordia
Mi hanno annunciato il ritorno
Mio
Al mondo che pensavo
Perso alle mie spalle:
Quello di un’epoca
Lontana
Priva di te.
Solo e più solo
Duro, freddo, di pietra
Imperturbato d’aspetto
Incapace di respirare
Anche un solo soffio d’amore.
Io ora sono qui
Tenero e fragile
Muto e apparentemente incapace di gioire.
Strana e lenta
Flessibile
Evoluzione
D’un essere
Che brama una calda carezza tua
Un bacio a labbra serrate
Da chi
A prima vista pago del suo breve esistere
Lo confina su spiagge fredde
Lambite da onde ritrose
Che divorano pietre
Che risucchiano granchi
Stanchi
Del loro migrare distorto e continuo
Alla ricerca di brandelli
Di pesci già perduti
O di polipi
Condannati a esser sbattuti dopo morti.
E così son io.
Vuoto e morto
Con tentacoli appesi
Di mille pensieri persi
Tra le onde d’un frenetico esistere
Che non mi appartiene più.
Percosso e incapace di reagire
A un bene che mi prende
Che mi spinge
Ai confini dell’eterno
Frammisto di forza e di piacere
Che mi riporta e ancora
Dinanzi a un lido
Di anime condannate a ritornare
Per la gioia di altri o
Per espiare colpe antiche.
Per proferire
Solo
Parole d’amore
A chi detiene
La mia vita
E la soggioga
Col semplice gesto
D’una bocca tesa
A chieder baci;
A due occhi
Profondi e polimorfici
Che supplicano un gesto
Di ritrovata umanità
Per viverla insieme
E per sempre.
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Profonda e intensa riflessione poetica. Bravo! ggc

il 20/10/2014 alle 12:25

Grazie! Er

il 22/10/2014 alle 01:01