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Pubblicata il 02/08/2007
quante carezze
immensa pazienza
l'acqua avvolge la roccia e si allontana

poi ritorna affinche' non scordi
ancora piu leggera
suadente è il suono

ora veloce, talvolta senza fretta
scivolando leggera e decisa
spumeggiante brindisi d'amore

secoli di abbracci
e adolescente entusiasmo
incurante degli sguardi

intenta a colmare
il vuoto probabile
nervosa l'accerchia

poi la ricopre
ma ancora incerta
si ritira umilmente

si che la pietra possa mostrare
il verde e sgargiante vestito
di solito negato agli sguardi
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bellissima mi si specchia dentro l'anima quell'onda spumeggiante mi avvolge nella sua estasi e .........
un bacio lia
voto 5

il 02/08/2007 alle 12:03

Molto bella, Armando; quell'acqua ha una forza magica: essa, informe e liquida, evanescente quando si trasforma in vapore, in realtà ha il pregio della "pazienza" con cui leviga la roccia

"quante carezze
immensa pazienza
l'acqua avvolge la roccia e si allontana"


è questa una metafora da cui l'uomo trae spunto di riflessione, per trovare il coraggio di non arrendersi di fronte agli ostacoli che incontra nella vita, anche quado sono duri e sembrano insormontabili. Come l'acqua, goccia a goccia, minuto per minuto, scava e leviga la roccia, così noi possiamo assimilare la pazienza dell'acqua: sarà la somma degli attimi, a solidificare il tempo in:


"secoli di abbracci
e adolescente entusiasmo
incurante degli sguardi"


quell'acqua

"intenta a colmare
il vuoto"

e che

"ancora incerta
si ritira umilmente"

è già oltre, non può fermarsi, ma intanto la natura si è trasformata:

"si che la pietra possa mostrare
il verde e sgargiante vestito
di solito negato agli sguardi"


Dolci versi in cui si fondono perseveranza e speranza, dove anche ciò che è apparentemente statico si trasforma e brulica di vita.

5...meno, (per via degli accenti)

Ciao
Rosanna
capirai, la poesia è sacra) ;-)

il 03/08/2007 alle 03:23