UNA STELLA NON MIA!
Mi scivola in cuore il fruscio del fiume,
l’ascolto al silenzio della sera già fatta,
m’accompagna fluente nei pensieri fugaci,
mi sfiora in sordina accanto a triste visione.
Appare allo sguardo fiume in fluida corsa,
si porta nell’alveo tutto quanto è disperso,
ogni sinuosa deviata di sua corsa sfuggente
mi richiama al pensiero di quanto è parvente.
Una piccola diga ha fermato parte del fiume,
un sasso ci butto per vederne bella affiorare
la splendida forma del tuo malinconico viso:
s’allargano i cerchi, vedo spuntare un sorriso.
Un gabbiano si getta per cancellarne la traccia,
qualcosa raccoglie da quel bel cerchio-visione;
riparte nemico, raggiunge un orizzonte lontano:
la tua figura è sottratta al mio sguardo profano.
Ributto in sconforto un altro sasso in speranza
che di nuovo possa apparire tuo adorabile viso,
ora indugiano i cerchi a ricomporsi più chiari,
quasi angoscia mi prende che tu non mi appari.
Ma il gabbiano ritorna a darmi cenno in arcano,
m’invita più in alto a proiettare reale lo sguardo;
è quasi notte profonda, duro messaggio perviene:
è la tua voce implorante: “Non posso essere tua!”