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Pubblicata il 23/07/2007
Ho tenere mosche souvenir cattive
in tele di passato
e morbide ali a scomparsa
dall’uso saltuario

ma denti affilati per rodere a modo
rafferme razioni di notte

lasciati pestare uggia
come queste lastre
sciupate di pavé

i ragni i cani i demoni la luna
bagnano di lacrime pret à porter
occhi incastonati di specchio
in questo venerdì buio datato
venti di luglio duemilaqualcosa

ho voglia di fuggire sopra i miei capelli

e
disorientare il destino.
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ho seltito qualcosa nelle tue parole che volevano esprimere qualcosa di molto forte ma erano troppo nascoste dalla tua profondità d'animo....le parole che hai usato sono belle i concetti pure, disorientare il destino è la ciliegina adeguatissima ad un gran finale!!!
un saluto
carlito

il 23/07/2007 alle 23:40

In effetti sì, il disagio deriva da qualcosa di preciso ma non mi andava di descriverlo troppo definitamente. Grazie della visita Carlito, a presto!

il 24/07/2007 alle 01:31

Travolgente!!

il 24/07/2007 alle 08:11

Eeesatto!
Grazie bib, ciao!

il 24/07/2007 alle 12:15

Le mie decisioni sono giuste, quelle degli altri un po' meno...
Speriamo che domani sia un giorno migliore!
Grazie r di m, un sorriso per te!!!

il 24/07/2007 alle 12:20

Noi siamo il destino e sappiamo dis-orientare noi stessi.

Qui però è chiara luce d'oriente, riflessa in quegli "occhi incastonati di specchio", a proiettarsi tra questi versi che addentano il buio.

Ciao, Rosanna

il 28/07/2007 alle 16:04

...e le bussole non sempre dicono il vero.

Grazie del passaggio, continua a seguirmi!
Se ti va...

Ciao!

il 30/07/2007 alle 14:04