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Pubblicata il 23/07/2007
O’ tempo tu m’inganni
come ruga d’una foglia
e sciorini la mia vita

Tu solo sei unico probo
dei nostri calchi ritoccati
giustezza nitida di scorso

Incarni noi miseri servi
che ci arrendiamo al gretto
se i tuoi passi s’affrettano

Dimmi o’ sacro nulla
se anche cuore tu possiedi
e se tremiti pure tu la fine

Fai strada ai nostri trapassi
e poi che sarà del tuo niente
se solo del niente tu ti nutri?

carlito

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Molto bella Carlos, come tutte le tue, vigorose e piene di tensione. Il tempo non è malvagio in fondo. Ti rende sempre quello che hai dato e consuma solo i più deboli. Un abbraccio. M.

il 23/07/2007 alle 15:55

Ciao Maldestra, grazie del tuo splendido commento, hai ragione il tempo ridona prima o poi ciò che spesso ci toglie...
un salutone
carlito

il 23/07/2007 alle 16:24

talvolta coloro che cadono nel nulla non sono i più deboli...
ma di nulla esso si nutre. mi piace.

il 23/07/2007 alle 16:29

grazie Renis, anche il tuo splendido concetto si è trasformato inconsapevolmente in poesia...
un salutone
carlito

il 23/07/2007 alle 17:32