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Pubblicata il 01/07/2002
Sfreccia di notte la Luna
digiuna strafatta
apparentemente
aliena sciatta


Trecento cavalli rombanti
e corre il fuoco
nascente
di cromo metallo lucente


Accelera e sterza e fischia
e frena e riparte rombando
solo tre me ne ho fatti stasera
sto bene
ma che vai pensando


Sinfonia di metallo stridente
la mente è confusa miraggio
stella di maggio delusa
attratta da nebbia suadente


E scoppia il boato che ho
in testa la musica forte
ricatto di suoni corèi
crescendo calando
il frastuono


S'impenna e diretto trafigge
le carni e lo sterno sudato
maieutico canto si spinge
tagliando diretto il faringe


Crogiuolo di sangue e metallo
il rogo si spande furtivo
fiammando di sangue e benzina
l'immondo tempietto votivo


E urla e dispera e cancella
le membra dal ferro trafitte
e lascia le carni
brandelli sconfitte


Lo schiocco il crack delle ossa
che spezza il midollo cordato
segnato
da graffi trochèi


E troneggia la grande scultura
sinfonia di metallo innestato
di un vetro che spilla la guancia
presenza discreta ventura


Orchè la materia è mischiata
segnata
il fumo si spande
tremendo scompare
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