Affrancati da me
dai miei rotti sospiri
dalle improvvise cadute
da questo negletto
abbrutimento
Di te
di quel candido biancore
alla nascita
d’ogni sfiorato senso
ne ho prodotto
il tradimento
Perché soffrire
della mia stessa sofferenza?
Tu devi salvarti
Va, va angelo mio
D’ora in poi risiedi
riflesso nel cristallo
dell’ Altrove
Albeggeremo insieme
un giorno, è una speranza
Intanto va, spiega le ali
la tua Luce
per restare Luce
dall’erebo umano
dovrà dipartire.