Perseo:

Dama infida,
hai errato questa volta,
non avrai la mia mente,
tu non vuoi l’uomo,
vuoi la sua perdizione.

‘Ma lei é colei che vai cercando’
lei é una dama dell’ombra
‘Io sono solo Astra, niente più
e cerco l’uomo
che vaga per questi boschi,
certo non puoi essere tu’

Astra,
un nome che conosco,
un nome che non ti appartiene,
un nome che era,
un nome che era così importante
e necessario per la mia vita.

Vattene,
hai fallito la tua missione,
torna nell’ombra
della tua casa senza pareti,
torna a tessere inganni
nel buio delle tue stanze.

La mia vita finirà,
forse tra pochi istanti
ma voi non inquinerete
mai più i miei ricordi
‘voi non avete più ricordi’
sbagli, ricordo tutto ciò che mi serve.

‘Eppure sembrate indugiare’
il mio passo é deciso,
il cuore non m’inganna,
conosco la mia strada,
conosco il mio destino.

‘Perché allora cercate Ermione?’
perché sento che devo
‘siete confuso
dalla voce di Edera’
so che devo farlo, niente più.

Devo cercare,
negli occhi di Ermione
la risposta alle domande
‘avete detto che già
conoscete le risposte’
ho dimenticato una cosa
che credo importante
e la mente non riesce
a riportarla fino a me.

‘Può se solo fate tacere
quella voce che bisbiglia inganni’
quella voce....
é un grido di tortura,
é la voce di mille strazi,
é la mia ricerca di oblio eterno.

Mi svuota la mente
e vedo che lungo la mia via
giace un corvo nero, morto,
morto come la mia anima.

Tuttavia credo di avere capito,
ora che la voce tace,
nessun desiderio più preme,
non ricordo nulla,
nulla che non sia Amnesia,
una dolce e liberatrice Amnesia.

Dolce il suo tocco,
sui miei pensieri più cupi,
passa e lascia solo
un coro di voci
che cullano il mio lento incedere,
mi spetta una vita di ombre.