PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/07/2007
Entrando in un alimentari
ho gettato nel vento una lacrima...
quel gusto del passato..
condensato in formaggi e salumi...

Tagliati

dalle rugose mani
di una signora Sorridente...
che sfida il tempo
Solitaria ... unica Stella...

Oblò di un passato...
La tenerezza di una Nonna
assaporata in un panino!!!
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dolce e tenera, mi ha fatto ricordare mia nonna quando faceva in pane per noi, lo impastava,l lo divideva in forme circolari lo faceva lievitare e poi lo portava la forno.. mi sembra ancora di sentire il produmo del pane appena sfornato , forme giganti alte fragranti, sfamavano non solo lo stomaco ma anche la fantasia.

Poe

il 14/07/2007 alle 13:48

come hai saputo dare colori, sensazioni ed odori con poche righe...
complimenti molto coinvolgente
ciao,antonio

il 14/07/2007 alle 17:31

Grazie antonio per il tuo commento..volevo proprio trasportare quel formicolio misto che nasceva in me ..Un saluto..

il 14/07/2007 alle 17:38

un po' di anni fa, forse proprio il 2007, su questo stesso sito pubblicai la poesia che sto per scriverti.. e penso che nn servirà aggiungere altro.. io sn nata e cresciuta in un alimentari.. i ricordi più belli sono racchiusi lì.. quando con mia sorella giocavamo a D'Artagnan con le spade che però erano mazze da scopa, oppure a pallavolo con le gli assorbenti che facevano da palla.. e la mia colazione preferita, un po' all'americana, era la rosetta calda appena sfornata e la mozzarella fresca e morbida... maria ivonne: ..Una serenata con la fisarmonica Dedico una serenata a tutte le fiabe che ho letto E a tutte quelle Che mi ricordano la voce di mia madre. Proprio lì Dietro il bancone dei salumi. Ed io ridevo E la guardavo Tutta orgogliosa perché quella era la mia mamma. E lei intanto affettava il prosciutto per la signora Maria… Tutta la mia vita in una fetta di prosciutto? E perché no? E intanto la mia testa tamburellava e quei tamburi mi facevano danzare e mi rivedevo in Africa dove mia madre con le sue fiabe mi portava in mezzo a quelle tribù ed ero la principessa senza denti, ed ero bella… Mia madre… grazie per i sogni che mi hai regalato grazie perché, pur di tenerci strette a te, curavi la febbre, tenendoci al caldo nella vetrina del tuo negozio.

il 02/03/2013 alle 19:56

Molto bella la tua poesia. Anche i miei genitori avevano un negozio di generi alimentari e con i tuoi versi ho "risentito" quei profumi ed ho rivissuto i miei anni di bambina tra la pasta, il prosciutto e il chiacchierare delle clienti!! Grazie giovanna

il 02/12/2014 alle 13:58

Grazie Giovanna per il commento e per questa tua testimonianza fatta di bei ricordi .. di sapori e di odori.

il 10/12/2014 alle 08:32