di fronte alla morte lo si è...inevitabilmente...
un abbraccione,Chiara
la solitudine a volte la si va cercando,
una volta trovata poi la si vuole mandare
all'inferno..
la solitudine ha tanti volti, non sempre oscuri, ma nell'oscurità affonda le radici,ma proprio come l'albero, tanto profondamente espande giù le radici quanto i suoi rami si tendono alla luce...
La solitudine non può mai essere pienamente voluta, perché è una condizione contraria alla nostra natura, lo diventa come forma di ribellione, o come ultima ancora nel mare difficile dell'esistenza, lo diventa quando il più vicino è il più lontano, quando le presenze divengono assenze. Allora diventa consapevole rinuncia, ma è pur sempre una reazione.
Ciao carissimo vinc...
Indubbiamente, Chiara... quella è la peggiore e più totale delle solitudini, qui parlo di uno stato interiore, puoi leggere la replica al commento di discri...
Un abbraccio anche a te, Rosanna
Inevitabilmente... ma l'amore dovrebbe annullare tutte le solitudini... Vale anche per te la prima replica...
Un saluto, Rosanna
Filosofia profondamente vera anche la tua! Per questo dicevo sopra che è contraria alla nostra natura ma a volte sembra l'unica medicina dell'anima...
Grazie, bentrovato...
Rosanna
noi siamo quello che vogliamo essere ,a volte mi piace stare da solo adoro la solitudine ma quando non mi va riesco ad avere ottima compagnia,non e' per tutti cosi mi dispiace,ciao Rosanna
E poi scusa ma chi me la fa fare di postare qui poesie eccellenti, quelle me le tengo per i concorsi di poesie inedite, semmai le posterò in seguito.
Ciao Andrea, noi siamo quello che vogliamo essere, ma a volte le persone singolari che tanto contano per noi sono lontane, come i migliori amici, che tali sono rimasti da quando ero adolescente, oppure mia sorella che abita oltre-oceano, a volte non si cerca una compagnia per passare ore di evasione, ma persone che sappiano capirti, ma a volte ci sono ma sono intrappolate loro malgrado... Oppure ci sono quelle che si allontanano quando le circostanze sono di difficoltà, ma non per cattiva volontà, solo perché ognuno tende a condividere la gioia non il dolore quando c'è.
Ora i non so tu a cosa ti riferivi, forse ti sono venute in mente persone che, diciamo così, nn raccolgono perché non hanno seminato? Certo, esistono delle responsabilità individuali, ma non tutto si può scegliere e determinare, non tutto dipende da noi, e poi ci sono condizioni proprio fidiologiche, che ti possono tenere "alla catena"...
Mi fa piacere sapere che tu alterni una solitudine come rifugio in cui ritrovare te stesso, e momenti di allegra compagnia.
Ciao Andrea,
Rosanna
sono incappata per caso...scusa ma,bisogna avere anche un metodo per pubblicare?
Ti ringrazio, Leandro, di esserti soffermato su questo pensiero.
Ma sono Rosanna, non Rossana :)
Un abbraccio anche da me.
Rosanna
Dici a me? Cosa intendi "per bisogna avere un metodo per pubblicare"? In che senso? Sii più esplicita e ti risponderò.
La solitudine non deve essere compagna triste, anzi ,è il contrario perchè è nella solitudine che l'uomo crea, progetta, agisce, in quanta voluta, cercata. "La solitudine non pone condizioni ci si lascia accompagnare nella piacevolezza di avvicinrti al tuo io interiore ,e la vita si accompagna dolcemente anche alla compagna morte e aspettarla serenamente ,guardandola negli occhi e dire conducimi sull'altra riva.
Ciao poetessa ..Un abbraccio .Dora