PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 22/06/2007
vorrei essere su una scogliera ad ascoltare
gli uccelli che parlano tra loro
di te di me che fratelli lontani siamo stati
in quel latte di madre a riempire i vicoli dei vincoli.

entrare in chiesa al rumore di zoccoli
strapparmi le vesti di troppo sangue stinte
urlare all'organo di raschiare la tempesta.

vorrei buttarmi contro spade sguainate
e battermi per la tua vita
che sta finendo in elemosina
dentro un bicchiere di latta,
ultimi spiccioli per un respiro a termine
piegato alla pietà della morfina.

siamo statue sgrossate dai gemiti,
stravaganze di un estroso calendario.

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MIA sorella ha ragione

il 22/06/2007 alle 20:32

e' molto bella drammatica e poko scontata

il 22/06/2007 alle 21:44

Semplicemente stupenda!
Un canto urlato della vita e per la vita.
Bellissima.
Er

il 22/06/2007 alle 23:12

La tua voce è forte, ha il solito timbro energico nei confronti del dolore.
Un saluto, mati.

il 22/06/2007 alle 23:22

Sebbene la prospettiva ed il respiro di questi versi
non si discosti dai tuoi precedenti, offri a noi una chiave di lettura univoca, io lo so che questo costa e parecchio al cuore intermini di sofferenza.
Ben tornata
Sergio


il 23/06/2007 alle 05:54

Grazie fragile..., quando si arriva al cuore del lettore anche con una sola parola, vuol dire che non si è scritto inutilmente. Buonagiornata

Donatella

il 23/06/2007 alle 06:51

Grazie Castorius, la risposta per tua sorella vale anche per te, ciao

Donatella

il 23/06/2007 alle 06:52

Eh, cara/o lacrimedi... c'è poco da "scontare" in questo testo... è talmente personale... Ti ringrazio

Donatella

il 23/06/2007 alle 06:54

Potesse un canto dar veramente vita alla vita... Grazie nemo... il tuo apprezzamento mi è molto gradito. Un abbraccio

Donatella

il 23/06/2007 alle 06:56

Ciao mati... la mia voce è forte ma il cuore è dolente, sono mesi e mesi che combatto... sembra non finire mai quest'ondata di dolore. Felice, felice che tu ti sia fermata. Grazie. Ti abbraccio

Donatella

il 23/06/2007 alle 06:59

Sei sempre attento lettore, Sergio. Ti ringrazio.
Si, la sofferenza c'è... eccome! Scrivo di mio fratello... come potrebbe essere altrimenti?

Mi fa piacere, pur nel doloroso testo, che questa mia ti risulti chiara, putroppo ci sono accadimenti che non possono essere sostituiti da vaneggiamenti onirici... la realtà, come sempre, supera la fantasia. Benritrovato a te, caro amico,
ti abbraccio

Donatella

il 23/06/2007 alle 07:06