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Pubblicata il 23/06/2002
Starai bene,
verrai liberata
solo quando lui sarà sconfitto
solo quando l’incubo
lo avrà fermato.

Appena ascolterà le nostre voci,
il viaggiatore dimenticherà
ciò che bramava
e sarà perduto per sempre
tra disperazione ed angoscia.

Nessuna ninfa potrà aiutarlo,
rimarrà incastrato
in una dimensione d’ombra,
nel buio della nostra casa.

Nessuna ninfa più,
nessuna più canterà nei prati,
tutte sono nella casa dei ciliegi
ed il loro canto cesserà.

Tu sei nostra,
tu sei parte del nostro nulla,
un immagine vagante nei boschi,
una bella dama inconsapevole
tra i nostri incubi peggiori.

Cesserà ogni musica,
così come il canto degli uccelli
si é tramutato in silenzio,
solo le nostre voci
spargeranno soavi
disperazione e tormento.

Nulla più lo guiderà
ed il viaggiatore non avrà aiuto,
sarà allora che incontrerà
le nostre dame oscure.

Pazzia guida quell’uomo
attraverso una vita di oblio,
sempre vagherà nei nostri boschi
in cerca di un qualcosa
che gli parrà diventare
sempre più un niente.

La melodia del crepuscolo
dona ai viaggiatori incauti
profumo di dimenticanza
voglia di restare e smarrire
ogni reale desiderio.

Dunque respira
quest’aria di leggerezza
e smarrisci i tuoi sensi
in questa dolce amnesia.

Nessuna sofferenza
turberà più la tua mente
nessuna gioia improvvisa
sconvolgerà il tuo volere.

Mai più morirai
mai più ti ferirai
mai più faticherai
mai più amerai.
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