Di quel presente sepolto
non odo che il ripiegare di ciglia
a trattenere il cristallo che linfa sciolse
e scivola nell’alveo del pensiero
al divenire del giorno
nel silvano spoglio
il mio, che confonde al tempo
nell’ombra del silenzio
un graffio al cielo
piove verso il dove
e ripose il fiore
che reciso al polso
del tuo lascio sorriso impose
composi il soave suono del ristoro
ascoltando il vibrare del tuo canto, che
al tramontare fra i lembi
dal tuo sguardo
doni.
~ Nunzio Buono ~