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Pubblicata il 21/06/2002
Astra:

Ed io vago
tra questi boschi
che mormorano alle mie spalle,
immersa e persa
in questa luce spettrale.

Dove sono,
a domande inquiete
nessuna risposta,
alle mie domande,
rivolte a nessuno.

Poiché io vedo
che qui il sole
non si vede mai,
é basso sotto l’orizzonte
ma fermo, immobile.

Tremo e avanzo,
non so dove andare,
così resto ferma ed ascolto
voci di ninfe in lontananza.

Edera parla con me,
piccola dolce bimba
dalla voce di vento,
dagli occhi del colore
arcobaleno di queste cascate.

Lei dice:
‘Qualcuno ti cerca’
io penso di no, non ricordo
‘qualcuno è nei nostri boschi’
non ricordo nessuno
non ricordo nulla
se non questo nostro crepuscolo.

Sono sempre stata qui
ma non conosco questo posto
e non ricordo altro luogo
ma Edera sorride alle mie parole.

‘Non sempre
sei appartenuta al crepuscolo’
non capisco, non é vero
‘Tu eri abitante di
un mondo reale,
di luce iridescente’

Vorrei sapere,
vorrei conoscere,
chi mi sta cercando,
chi é l’uomo che sfida
Ermione per me.

‘Colui che ti cerca
rischia di perdersi
vagando nel nostro crepuscolo
poiché è abitante del reale’.

So che le ninfe
conducono i suoi passi,
incitano con voci suadenti
questo viaggiatore perduto.

Ma io non conosco la sua storia
‘lui pensa ad una donna’
non cerca me
‘dagli occhi di cielo’
non ricordo
‘lui ricorda’
ciò che vai dicendo
è polvere nel mio cuore
‘ricorda folletti scarlatti piroettanti sui muri di una casa’

Eppure lentamente danzano
nella mia mente
pulviscoli di ricordi
illuminati da luci di candele
e sento che forse, in me,
nasce tremante un ricordo.

E la mente corre,
fruga dentro cassetti
di memorie cadute
trova qualcosa,
la perde,
la cerca ancora,
la perde nuovamente.

Afferra un pensiero,
odore d’incenso,
un ricordo,
o solo suggestione.

Farfalle di cenere
nel camino spento,
parole e sentimenti
e quanto é difficile
recuperare questi momenti.

Miele tra le dita,
un uomo che osserva
e da lontano sorride
col calore di una giornata di sole.

Il mare dell’estate
e gli occhi di dolce calma,
le labbra di sale
in un mattino di sole.

Risate di rugiada,
albe di giornate lucenti
e corse sfrenate in salita,
senza fiato o senza dolore.

Immagini bloccate
nella mia mente,
ricordi che non possiedo
invenzioni, non realtà
dubbi che non riesco a placare

Le ninfe guidano un uomo
e lui porta seco
le risposte che cerco,
conoscerò la sua storia
per ricordare la mia.

‘Ti porterà via da noi’
non può, io sono di questi boschi
‘tu non sai chi sei’
io sono di queste cascate
‘tu non lo sai’
non andrò con lui.

‘Non devi ascoltare la sua voce’
devo conoscere la mia storia
‘non ti basta questa tua realtà?’
ho immagini dolci
che turbano i miei pensieri.

‘Dirà bugie, tu non credere’
crederò alla verità
‘Ti dirà che stai dormendo’
cosa stai dicendo?
‘ti dirà che puoi svegliarti’
mi fai paura, smettila.

Resterò qui con voi
‘non potresti comunque andare’
non é vero, sono libera
‘noi siamo tutti qui’
deliri della tua follia
‘prigionieri dell’ombra’

‘L’eternità ti ha destinata’
la tua pelle invecchia
‘ad un crepuscolo eterno’
la veste mi stringe
‘persa nei boschi’
la mia veste è rampicante
‘delle dame dell’ombra’

Lasciami andare via,
rami escono da ogni dove,
legano il mio corpo,
affondano le radici nella terra.

Non posso muovermi
dimmi perché lo fai,
dimmi dove mi trovo,
non andartene, ti prego.

‘Loro mi aspettano’
non puoi lasciarmi qui
‘siamo ancora amiche’
sei falsa come una vipera.

Il tuo viso é mutato,
i tuoi occhi sono spenti,
tu servi l’oscurità
di una notte senza fine.

L’edera mi soffoca,
legata a questa quercia morente,
rimarrò eternamente prigioniera
di false verità.
.



















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Questo modificherà la mia storia ma ok! Sei diventato un eroe!

il 22/06/2002 alle 10:31