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Utente eliminato
Pubblicata il 21/06/2002
Difficile resistere
al taglio netto, finale
delle parole
di gonfia tristezza
blu.

Il tempo che stringe
ma tu non lo senti
e non è una colpa
ma solo un'assenza
blu.

Un figlio taciuto
mai nato, sospeso
in un silenzio assordante
di gambe danzanti e ottuse
blu.

Il bacio incubo di un giorno
qualunque e distante che rimonta,
finzione e dolore, di un "vero" dolore
di ricordi che tu non ricordi
blu.

E le lacrime tante, mai state,
sul cuscino e allo specchio
anche seduto di fronte a ricordi
che tu non ricordi, a una vita
blu.

Di inerzia compiaciuta
di slanci e pantomime oscillanti
di gambe danzanti e ottuse
di facce sudate da paresi scimmiesche
blu.

Difficile resistere, al lamento
di una vita sgambettante
saltellante, tra maschere sudate
embrioni di felicità di plastica
mentre so che sei diversa
forse blu,
ma non implicata in questo
scempio dell'evoluzione
se non tuo malgrado da inerzia
trascinata e sconvolta senza un perchè.

Questo so, e che tu lo creda o meno
ma non importa, dopo i salti, non importa,
è solo per amore, niente altro che per amore...
blu.


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Più che un coltello è qualcosa di meno visibile, lucida, fa male. Ma entra sottilmente ed è davvero bella...a metà tra il dolore, l'inerzia e la malinconia, e una musica bassa in sottofondo.
Esce l'interrogativo di un dolore sordo in un tempo sospeso.
Complimenti

il 23/06/2002 alle 16:26