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Pubblicata il 23/05/2007
M'accompagnano
ora dopo ora dilanianti versi,
pesanti rimorsi come pietre
col Dolore incancrenito che ha
tramutato in ferro ruggine tutto
il mio oro.

Mi state sul collo come giogo
che lascia in carne viva
e mi trascino sui solchi di questa
Terra sconosciuta.

Ma non sentite nessun avvilente
disordine, dolorosa partecipazione
alla mia infelcità tanto il mondo
è cosparso di croci e di uomini
che gridano invano, ma non vedete
che mi avete chiuso fuori dal mio Eden.

Mi ostino ad accatastare pire
al vostro sadismo, a sacrificare su are
mai sazie, si l'ho vista, l'ho toccata
la MORTE, è fredda tramontana
che s'accanisce sulle agonizzanti foglie
del pioppo lasciando il passero ignudo.
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