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Pubblicata il 22/05/2007
Come posso sapere della tua fame
sei cosi estroflesso nella tua ansia

e le viscere contratte non te le perdono.

Sottilmente separato
il mondo tace
si trucca da prete e sulle canoniche pulite
vi disegna hall d’albergo.

Lucida il pomo d’ottone
il prezioso uovo
troneggia diritto
guarda
a centinaia di chilometri
lontano.

Se trovassi una distesa
uno specchio mobile sul quale indugiare
mi farei strappare tutte le ragnatele
a prezzo modico.
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