Etnei scogli battuti da gonfie risacche…
All’orizzonte solo lavici nembi…
Al largo ondeggia solitario un veliero
e sulla battigia stridii di gabbianelle
fondono il richiamo al cupo tuono lontano.
E tu, dallo scoglio più alto,
raccogli su tavolozza
bianchi spruzzi di salsedine
e dipingi il respiro del mare in tempesta.