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Pubblicata il 17/04/2007
Perchè vuoi rubarmi
quel Tempo della delicata dolcezza
e sottile dell'Amore,
quei momenti quando la mia materia
di colpo divenne spirito e le ansie
si diluirono, si sciolsero come sale
negli oceani della profezia
e sulla sabbia dell'abbandono scrivemmo
i nostri nomi che l'onda non riusciva
a cancellare...
Quel Tempo
quando rondine d'incontenibile agitazione
migrai contro tutto e tutti sul tuo nido
che non avevi più la forza di difendere,
avevo tra le mani l'illusione che tutto
mi appartenesse, che tutto mi fosse dovuto
ora sono solo inverni con la brina come coperta,
con la pioggia scura che sembrano lacrime sporche,
col vento di tramontana che cancella
le nostre orme,
mi vedi, sono qui che ascolto il deliro
della Pastorale ed il lamentarsi d'un passero
moribondo...
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Anche il tempo della sofferenza e del dolore ci appartiene, è l'ombra che ha coperto il nostro chiaro.
Un saluto, mati.

il 17/04/2007 alle 15:37