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Pubblicata il 16/04/2007


Leggevi Montale



Una postilla di sole
indugiava nell’aria
e tu, sullo scoglio,
leggevi Montale,
sospeso, conteso, diviso
tra il saperti uomo
e il sentirti ombra,
trasparenza .

Non è più tempo
di nutrire con le parole
le nostre anime affamate.

Rosseggia come ferita il silenzio.

Tempesta la bonaccia
di questo mare
orfano dei tuoi sorrisi,
e delle tue mani che la schiuma marina
sapevano accarezzare.

Mille anni di distanza ci separano.
Tu cavalcavi flotte di ippocampi
e la medusa, invaghita,
inoculava stupore al tuo passare.

Le piccole vele a quarti di luna
biancheggiavano
impigliate nel porto adusto di salsedine,
ogni conchiglia, se ascoltata,
rivelava le sillabe del tuo nome.

Indugia, Tempo,
già pavento I’annuncio a tradimento
dei miei anni, che tracciano a frattura
la parabola discendente della vita.

Mare,
tu che sempre restituisci i tuoi morti,
restituisci i sogni che mi strappasti
con artigli di marea.

In alibi di sogno
percorsi cosmiche distanze
ma la rete lacerata da più parti,
non trattiene canti di sirene.


Scomparse le coordinate,
il radar dell’anima più non pulsa
il suo segnale di luce.

Opaco il cristallino
che si nutrì di celesti costellazioni,
frutto rugoso le labbra
inquiete di sete
avvezze a suggere miele di parole.

Serrati i polsi
da manette di abulia,
l’alacre passo divenne granitico,
più non recò l’aurora, con sé, scrigni di brina.

Un cono di caligine avvolse il mondo
che ora si muove alla moviola,
ammainate sine die
le vele del mare, del sole,
delle stelle amiche.

Ma stanotte scriverò una missiva
al console della luna
che revochi I’ embargo di Iuce
sul mio oscuro pianeta,

che sfolgori ancora il vessillo
di orfici canti, sul torrione
più alto del maniero ,
e la reclusa felicità
torni a sorridermi, come ieri.




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Pensieri in successione a raccontare, illusioni, disillusioni, desideri di luce e di sorrisi, nuove favole da leggere o inventare.
Un saluto, mati.

il 16/04/2007 alle 17:10

Grazie Mati, proprio così!
desideri di luce e di sorrisi.
tu mi sorridi? grazie sei luminosa.

deamor

il 16/04/2007 alle 17:54

Brava! scrivi della poesia che si può collocare tra il confidenziale, la predilezione per le piccole e semplici cose, i contenuti tristi e malinconici del vivere quotidiano il tutto supportato da un grande bagaglio culturale, dovresti essere una prof.
insegnante e questo è un bell'essere...
versi coinvolgenti che fanno partecipare l'anima
ed i sentimenti, incalzanti e descrittivi, l'uso sapiente e gli accostamenti indovinati...chi non è
padrone di sogni infranti, illusioni, delusioni?
il vivere porta con se momenti di euforia, fugaci
felicità e purtroppo sassi pesanti di prove che ci schiacciano, poi ci sono i distacchi, i rimpianti
le cose perdute e tutto questo tu l'hai sapientemente inserito nella tua poesia, il finale
è un atto di speranza, un'accorata preghiera perchè la luce torni ad illuminare nuovamente il tuo percorso...brava...un 5...gianni vivian

il 18/04/2007 alle 18:54

sei acuto osservatore. perchè ami, forse quanto me la Poesia
.grazie per il bel commento,

deamor

il 19/04/2007 alle 11:21

Questa per me è straordinaria. L'ho letta e riletta tante volte. Me la copio tra le preferite. Non ho parole. Mi hai commosso nell'anima. Mi sembra impossibile aver trovato simili parole. Ogni verso contiene espressioni... scusa io sono povero di aggettivi e non ce la faccio a fare un commento appropriato... Caspita sono solo all'inizio e già trovo cose simili. E' come fare una passeggiata e trovarsi di colpo in cima a montagne altissime e guardare paesaggi sconfinati...
Ti ringrazio Fabio

il 09/03/2009 alle 23:39