Lo spazio
il fuoco da un lato cerca di bruciare e dall’altro spegnersi
invade un missile,una musica di batterie,campanelli di porte mai aperte
una a una cadono gocce,facendo il rumore di gocce che cadono
quelle mura hanno orecchie aperte ad un dialogo muto
il vulcano bianco si fuma una sigaretta
e i suoi ripetitivi monosillabi formano un discorso convincente
un’armonica di un cane pende dalle labbra del suo ululato
le atmosfere cupe realizzate da attori improvvisati geni
attesa e poi… una richiesta di cortesia,dal fondo di un lungo corridoio,del suo castello disabitato
affreschi donne nude,parole ripetute dagli echi
in bianco e nero sono così vivi tutti quei colori
riecco quei tamburi.......
silenzio!
dio che orrore
dio che orrore
dio che orrore
dio…
orrore.