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Pubblicata il 09/06/2002
L'altezza è sfida.
Gruppi circondano le valli.
Bianche cime
per un surreale
brillare solare.
E il verde
in voi si perde.
Pilastri
imponenti, muti
attraversate
ancorati alla Terra
- e duri
di roccia scabrosa -
il cielo etereo
le nuvole eterne
e in voi
gli sguardi smarriti
dei viandanti.
Custodite vicende
d'interminabili vette,
custodite mormorii
di fiumi nascenti.
Per le dame e
le ninfe dei mari
siete voi i colossi
solitari possessori
d'un semplice segreto
silenzioso dolce
di vento, ora carezza
di libertà
- volo dello Spirito -,
ora inquietudine
d'esistenza.

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La tua poesia è una bella dedica alla grandezza della natura, che nella montagna trova il mistero e la solitudine che è la sua naturale condizione per manifestarsi. Molto bello il verso "custodite mormorii di fiumi nascenti."
Ciao
Axel

il 09/06/2002 alle 17:48

Bellissima rappresentazione, carica di sentimento e di forte identità con lo "spirito" della montagna. Evoca fortemente il fascino dei sublimi fondali, per chi li ama davvero. Complimenti sinceri.
Massimo

il 09/06/2002 alle 22:25