Fà che siano brevi
queste ossa di parole
dissolte in un cerchio
che si stringe
le ascolto partire
opalescenti
in un oblio cercato
nell'amaro divenire delle cose.
Piego le gambe inquiete
all'ombra delle tue dita
sbiadito ossimoro
in un lamento che implode
in un ansimare ladro
e quando passa alto il giorno
respiro piano
sottobraccio al vuoto
che chiede risposta
in quelle magie fallite
scivolo a lato
a inventare un nuovo amore esigente.