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Pubblicata il 22/03/2007
Sipario di neve
si era calato
per coprire il sole
ma questo lo sciolse.
Gocciolava oro dal tetto.
Poi la malinconia
ha abbandonato le nuvole
per tintinnare sulla strada.
E poi ancora il sole
e il canto dell’usignolo.
E’ il mito del mio umore,
il pazzo alternarsi
della stagioni
in pochi momenti.
Anche in me
la malinconia
diventa cascata
murando la gioia
e costringendo il sole
a un lungo letargo.
Ma ogni mia fenice
incendiata dal dolore
lascia alla sua morte
cenere lunare
sulla mia terra.
Da questa,
covata dal nuovo sole,
che scioglie
la bianca e fredda maschera
della mia natura,
nasce sempre
una fenice più forte,
piumato arcobaleno
che spazza via
le secche foglie dell’inverno.
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"piumato arcobaleno
che spazza via
le secche foglie dell'inverno"
Una chiusa fantastica e positiva anche se aleggia malinconia in questa bellissima poesia!
Bravo Marco!
Bacio
Melly

il 22/03/2007 alle 16:34

Grazie Melly,la malinconia è sempre presente ma a volte viene coperta dalla gioia come in questo caso.

Bacio
A domani

il 22/03/2007 alle 21:45