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Utente eliminato
Pubblicata il 07/06/2002
ANNA VADO VIA … RITORNO!

Sui freddi gradini d’una scalinata di pietra
stanno amiche due donne di vita diversa:
Anna da mesi costretta dare corpo in offerta,
l’altra da poco il suo sente vibrar come cetra.

Poco lontano da loro quasi a contrasto inibito
sta la chiesa in silenzio in ascolto sommesso
della puttana nel corpo senza cuore concesso:
mai nessuno l’ha amato, l’han soltanto ferito!

La giovane è bella, studente aperta alla vita,
forti e grandi risplendon dentro lei gl’ideali;
ora l’incontro con Anna pone dura schiarita
dei profondi misteri, ora agli occhi reali.

La giovane è ancor casta dentro suo cuore,
ancor nel suo corpo non si sente colpita,
neppure conosce per l’esistenza il rancore:
tra poco l’apprende dalla Anna smarrita.

La ragazza innocente, solo da poco sua amica,
si adegua alla prova di vederla in profondo
oltre il corpo in consumo, dai clienti invaso,
Da mille e più giorni, a traguardo infecondo.

Anna è stanca e scolpito ha l’animo a morte,
poco più che ventenne ha già lacero il cuore:
troppi i giorni vissuti fino alla notte premorte,
ormai quasi resa incapace di gridarlo il dolore!

La giovane è chiara, le dona tutto il sorriso
ogni volta che amica le sta a fianco nel buio,
così Anna riprende un po’ del calore reciso
dalle pretese in squallore nell’angolo fuio.

In pochi incontri serali, al sabato insieme,
l’una creatura indifesa per gli acerbi ricatti,
l’altra invece impotente condurla alla speme
di una vita normale dai veri pensieri scarlatti,

l’amicizia s’estende nei due cuori diversi;
non è più sempre sola la puttana costretta
a vomitar la sua vita sui maschi dispersi:
ha l’amica in attesa, al colloquio l’aspetta.

Pure Anna ha un cuore sognante l’amore,
la dolcissima amica glielo sta riscoprendo;
Anna sognava e sperava con eguale candore
di ogni donna normale in sogno stupendo.

Era questa la parte mai venduta a nessuno…
Ma il cliente ha sol fretta del proprio piacere
Non ha tempo né cura di considerarla qualcuno:
sui bordi di strada devi fare solo il mestiere!


ANNA SI CONFIDA ALL’AMICA

“Quando cuore di donna si fonde in “puttana”,
non ha alcun senso sentirlo solo in offerta;

come tutte le donne mi tengo dentro l’attesa
che qualcuno mi ami senza ferire il mio corpo;

sono anch’io in speranza d’apparire a qualcuno
che il suo sguardo lui volga senza aspra pretesa.

Anch’io provo speranza di trovarmi in sua presa
in un fervido abbraccio che sia per me esclusivo,

che un dolce sorriso mi accompagni nel giorno,
che una carezzevole mano mi sorprenda alla sera,

che in amplesso amoroso “mio” senta il suo corpo
e l’incontro degli occhi non avvenga in vergogna.

Quando in dovere il rapporto pur lo devo condurre,
non arrivan dal cuore le mie contrastanti emozioni.

Quando per lavoro il piacere procurarlo è la sorte,
non al mio io penso nell’adeguarmi al cliente.

Non puoi avere trasporto, affetto, abbandono
per lui che s’avvicina già con sguardo maligno,

a cui preme dar sfogo alle sue voglie intristite
senza che io sia stata la sua aspettativa iniziale.

Lui già da prima ha i suoi desideri esplorato:
lui bella non compie conquista, solo mi compra.

Son pochi i clienti che ti sentono anche donna,
che al primo contatto siano in sincero sorriso:

o torvo han lo sguardo senza luce negli occhi
o scarso il coraggio persin di darti il saluto

oppure in gesto spavaldo gridano: ”vien troia,
che ti faccio godere col il mio cazzo bel duro!”

Essi non hanno capito che il diletto lo prendo
nella stessa maniera delle altre donne normali

che i miei dovuti sospiri non sono certo preghiera
di scambiare il piacere nel suo consumo amoroso…

ma solo la fretta della sua eiaculazione veloce,
per togliermi quel membro che non m’appartiene!

La mia vulva irrorata di fluente liquido caldo
è del mio volere, quando il desiderio lo accetto:

lo offro in passione come fanno tutte le mogli
solo all’amante che scelgo come amore sol mio!







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