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Pubblicata il 16/03/2007
E venne il Tempo
di liberare il mio Spirito
dalla Camera delle Anime,
fu novella Annunciazione
sui timori, gioie, paure di donna
col tuo sangue raccolto
nello scrigno prezioso
del tuo ventre stupefatto,
anticipo d'ambrosia e immortalità,
turibolo per bruciare incensi
per il sacrificio gradito
alla Sua Onnipotenza...
Mamma
ed ancora una volta si perpetuò
il miracolo d'un uomo che s'incarna,
discendenza come la sabbia del mare
come le stelle del cielo
perchè come padre Abramo hai creduto,
credi, ed io già vedevo con i tuoi occhi,
sentivo attraverso i tuoi sensi...
Ora sono passate tante primavere,
tante lune,
la luce che piano piano si spegne nei tuoi occhi
ma hai sempre la forza di stringermi,
di passare le tue mani consunte,
di accarezzarmi la testa imbiancata
quasi volessi nel tuo sacrificio, misticismo,
caricarti tutto questo dolore, tutta questa angoscia
ancora una volta sulle tue fragili e povere ossa...

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il miracolo della maternità descritto con abile delicatezza ad innalzare un canto a chi col suo amore senza tempo ci rende figli grati.
bravo molto bella 5***** un abbraccio veronica

il 16/03/2007 alle 18:52