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Pubblicata il 16/03/2007
Dopo aver guidato

Per tutta la giornata

E per tutta una vita

Fermò con cura l’automezzo nel parcheggio

Spense il motore con

Un gesto che sembrava non finisse mai

Si sistemò la cravatta allentata

Mise la giacca guardandosi

Quasi non riconoscendosi

Nello specchio sporco

Raccolse le ultime cose

Il berretto appoggiato

Gli appunti di

Un vecchio quaderno logoro

Guardò stancamente

Le luci gialle del parcheggio

Cercando per l’ultima volta

Nell’oscurità della notte

Un volto amico

Tirò con abitudine il freno a mano

E guardando con un velo

Di malinconia il suo

Ultimo autobus ormai vuoto

Quasi sfiorandolo con una carezza

Chiudendo gli occhi

Una voce atona e stanca

Uscì dalla sua bocca semichiusa

“Capolinea, signori si scende”.
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semplicemente bellissima

il 16/03/2007 alle 12:49

Meravigliosa.Complimenti

il 16/03/2007 alle 12:55

gran bella poesia ,complimenti,un saluto

il 16/03/2007 alle 14:03

ogni verso
ti spinge
a chiedere quello successivo
per svelare cosa succederà..
aspettando la tua
prossima
..sorriso..

il 16/03/2007 alle 23:32