Noi viviamo, in verità,
in due universi paralleli:
sogno e realtà.
Il primo esiste solo nella nostra mente,
è diverso per ciascuno di noi.
Nasce dal terrore dell'ignoto futuro
e dalla sofferenza del presente,
e si autoalimenta
trovando nel nostro istinto di conservazione
la fonte prima della sua esistenza.
Il secondo esiste fuori di noi
e tutt'intorno a noi,
indifferente a tutto e a tutti,
una macchina che procede ciecamente
su binari che non riusciamo a vedere,
che non riusciamo a capire.
E noi camminiamo per la nostra strada,
un piede in ciascun universo,
prendendo decisioni
basate sui nostri sogni
e su quanto crediamo di conoscere della realtà,
tentando sempre,
disperatamente,
di costruire ponti,
dove ponti non possono esistere.
E continuiamo,
cercando l'equilibrio.
Ma, ogni tanto, qualcuno si perde
saltando definitivamente
nell'uno o nell'altro universo
e distrugge se stesso
vivendo nell'immaginario,
lottando con le ombre,
o sprofondando
in una angoscia senza scampo,
in una realtà senza senso.