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Pubblicata il 08/03/2007
In questo mondo che e’ tutto cosi strano
E’ come camminare da sempre contromano
Sempre alla ricerca di un isola incantata
E’ vano come sempre quell’isola non c’e’

In questo mondo che tutto sta andando a rotoli
La palla di cristallo s’e’ fatta in mille schegge
E si son persi i pezzi ormai di questo puzzle
E ci perdiamo noi con mille cambiamenti

Per ritrovarci sempre diversi e invece uguali
Cercando il taumaturgo che curi i nostri mali
Cercando ancora l’isola quell’isola lontana
Che rimarra’ un bel sogno quell’isola non c’e’


Per aggrapparci poi da sempre a quel domani
Con la speranza viva di un che di cambiamento
E all’alba poi ti accorgi tutto e’ rimasto uguale
Non muovera’ la barca non c’e’ un alito di vento

E passerai la vita tra il dubbio e l’incertezza
Se l’isola era li e tu non l’hai trovata
Spendendo la tua vita dilapidando i giorni
Quell’isola non c’e’ e la tua l’hai pure perduta.
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è davvero tutto così strano dilapidando i giorni...questa tua è una tragedia...la nostra tragedia...o forse una beffa..
ll.

il 08/03/2007 alle 14:38

è vero...saperla riconoscere distinguere dagli approdi incerti, qui sta l'essenza della nostra ricerca...tanti saluti,fra

il 08/03/2007 alle 15:06

ciao vecchio Leon,grazie

il 08/03/2007 alle 15:33

chissa? Il chissa?,ciao e grazie

il 08/03/2007 alle 15:33

davvero? non ricordo d'averla letta ,l'hai pubblicata?ciao Clezio grazie

il 08/03/2007 alle 15:34

non e' tanto facile io ci sto provando ,ciao FRa grazie

il 08/03/2007 alle 15:35

e pensa che l'ho pure commentata ,scusa se t'ho rubato il titolo ma mi e' venuto spontaneo,ciao

il 08/03/2007 alle 15:47

Mi sa che l'isola che cerchiamo è circondata dalla nebbia dei troppi desideri e non riusciamo a vederla.
Accontentiamoci intanto dell'isola che ci ospita e lasciamo l'altra come appiglio della nostra fantasia.
Un caro saluto, mati.

il 08/03/2007 alle 22:32