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Pubblicata il 05/03/2007
L'ho visto (o vista?) dall'aereo:
una formica,
un punto nero
sull'uniformità brunodorata della spiaggia.

Probabilmente solo un pescatore.

Ma mi piace pensare
che fosse invece un uomo o una donna
che, in questo mondo così caotico,
così privo di ogni rispetto per l'individuo,
sia riuscito a liberarsi dalle catene
per godersi la bellezza di questo pomeriggio,
di questo tramonto invernale sul mare.

O per fermarsi un attimo a meditare,
contemplando, Baudelaire insegna,
"l'infinito svolgersi dell'onda".

Ho invidiato quell'essere umano
laggiù, sotto di me.

Con tutta l'anima.
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è uno spettacolo da non perdersi riservato a tutti, che da ricarica vieni giù ad ammirarlo un saluto ariele

il 05/03/2007 alle 21:24

Non avevo il paracadute, altrimenti ci sarei andato anch'io!
Ciao

il 06/03/2007 alle 09:05

Bella, articolata!
v5

il 06/03/2007 alle 10:16

Scopri un segno della sensibilità umana e ne provi piacere.
E' segno di scoperta di nuovo, segui quella traccia visibile.
Un saluto, mati.

il 06/03/2007 alle 10:47

...fortunato colui che si libera dalle catene....che bel sogno e che stupende immagini...

il 20/03/2007 alle 00:58

...fortunato colui che si libera dalle catene....che bel sogno e che stupende immagini...

il 20/03/2007 alle 00:58

Ecco, esattamente con tutta l’anima è uno dei luoghi da desiderare, forse l’unico dove si incontra la parte migliore di se stessi. Credo possano passare gli anni e le generazioni, possano susseguirsi le parole più disparate a cui l’alfabeto sia capace di dar vita; ho letto diversi tuoi scritti e resto dell’idea che il tempo è solo una questione di numeri quando si compone, ciò che vale non appartiene a nessun tempo e forse a nessun autore, appartiene a chi legge, in qualsiasi istante lo legga e ne tragga personale beneficio. Complimenti per la tua produzione.

il 06/04/2019 alle 23:36