Chiamami debole se vuoi,
perché ho paura di soffrire,
per un tuo certo abbandono.
O chiamami codardo se preferisci,
perché ho conosciuto la solitudine
ed ho imparato a temerla, e a tremarle
dinanzi.
Chiamami immaturo, meschino,
miserabile...
perché non voglio conoscere una nostra felicità
per paura di poterla poi perdere,
Ma ti prego, non ti stancare mai di
chiamarmi.